Turismo enogastronomico

L’aspetto enogastronomico è un elemento vitale dell’esperienza del visitatore. Riguardante tutto ciò che concerne il vino e la gastronomia della destinazione prescelta, rappresenta, al giorno d’oggi, una forma di turismo che stimola e motiva sempre più viaggiatori in tutto il mondo. Con un ruolo chiave nell’attirare i turisti verso questa o quella meta, può aumentare anche in maniera significativa le entrate di un Paese e avere un peso non indifferente sull’economia complessiva. E mentre molti di noi usano i nostri telefoni per giocare o andare su https://bonuscodebets.fr.com/, potrebbe essere interessante per te scoprire che oggi abbiamo anche app che aiutano con il turismo! Queste app possono consentire ai turisti di scegliere dove mangiare o bere e quanto gli costerà la loro esperienza.
Oggi, invece, parleremo solo di enogastronomico. Vediamo di che cosa si tratta e che importanza assume nel panorama italiano.

Turismo enogastronomico: di che cosa si tratta?

Nel corso degli anni sono state date moltissime definizioni nel tentativo di spiegare il concetto di “turismo gastronomico”, anche se In linea generale, tutte fanno capo ad un unico significato di fondo. Il turismo enogastronomico è quel movimento nel quale il cibo rappresenta il motivo principale per intraprendere un viaggio. Questo non significa che deve necessariamente costituire l’unica motivazione per partire, anche se l’unicità del cibo di una particolare regione deve rimanere il fattore trainante, quello che spinge a viaggiare. Nel turismo enogastronomico, tutti gli aspetti del viaggio sono incentrati sulla degustazione, il consumo o l’acquisto di prodotti alimentari e vinicoli caratteristici del luogo che si intende visitare.  Questa particolare tipologia di viaggio prevede percorsi a tappe nei ristoranti, nei vigneti e agli eventi culinari più famosi in tutto il mondo. Da molti vissuto come una vera e propria esperienza sensoriale, questo nuovo fenomeno viene spiegato come un viaggio per e attraverso il cibo e il vino, un modo per rinsaldare il rapporto tra benessere del fisico e quello dello spirito. Questo fa sì che si crei una relazione più forte e duratura tra il turista e le destinazioni prescelte per il suo viaggio.

L’Italia rimane, da sempre, una delle mete più amate dai turisti enogastronomici  di tutto il mondo. Vediamo insieme cosa rappresenta questo movimento nel nostro Paese.

Turismo enogastronomico in Italia: una fiorente industria

La nascita del turismo enogastronomico in Italia viene fatta risalire a molto tempo fa, durante la l’Impero Romano e l’avvento dell’arte rinascimentale, quando la gente veniva da ogni parte del mondo a visitare la regione. Dopo aver arricchito lo spirito di fronte alle nostre bellezze artistiche, si soffermava a gustare le prelibatezze alimentari dei luoghi prescelti. La popolarità di questo settore in Italia ha continuato ad aumentare e, secondo il Food Bit Forum del 2008, il fatturato di questo settore è stato stimato attorno ai 2,5 miliardi di euro di entrate, con un potenziale di incremento ulteriore in futuro stimato attorno al 20% secondo un recente servizio del Wine News TV. Il turismo enogastronomico costituisce una parte essenziale all’interno della sfera economica italiana, in quanto la gastronomia e il vino rappresentano alcuni dei motivi principali per i quali i turisti visitano questo Paese. Questo movimento ha il potere di influenzare notevolmente l’economia di un paese, esaltando le peculiarità culinarie delle singole regioni e migliorando la sostenibilità del turismo. Strettamente legato all’agriturismo e all’ecoturismo, infatti, il turismo enogastronomico rappresenta uno dei pilastri chiave dell’industria alimentare e del vino in Italia.

Turismo enogastronomico